> ANNi
'50-'70: |
Ditte
che hanno fatto parte del Gruppo Sebastiano Spallarossa fu Virgilio
Ing. Virgilio Spallarossa & C
Bruno & Sebastiano Spallarossa
S.A.F.E. (Società Autotrasporto Frutta Esotica)
SEFIMAR (Servizi Fiduciari Marittimi)
For.Ship Sas
Agenzia Marittima Trasatlantica Spa Container Leasing Agenzia
(leasing di containers)
1963 E' L'ANNO "RECORD" PER LA QUANTITA' (TONNELLATE)
DI MERCI VARIE MOVIMENTATE DALLE NAVI ASSISTITE DALLA DITTA
SPALLAROSSA (ORDINE DI GRANDEZZA: 100.000 TONNELLATE MENSILI)
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GENNAIO 1965: |
PRIMA
NAVE BANANIERA ARRIVATA NEL PORTO DI GENOVA (COMPAGNIA ITALIANA DELLA
FRUTTA - AGENZIA COE CLERICI)
SERVIZIO COMPLETO DI IMPRESA, DA FONDO STIVA A CARICATO SU MEZZO RICEVENTE.
NOTEVOLE IMPIEGO DI MANODOPERA,
ANCHE PER SERVIZI ACCESSORI (SCEGLITURA, COIBENTAZIONE VAGONI, CONFEZIONAMENTO
SCARTI, ECC)
PRIMA NAVE APPRODA L'8-1-1965 (PROTHEUS)
A SEGUITO DI QUESTA INIZIATIVA FU CREATA LA S.A.F.E Società
Autotrasporti Frutta Esotica SPECIALIZZATA NEL TRASPORTO REFRIGERATO
SU STRADA di prodotti quali la frutta,verdura, alimentari |
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1965-66: |
SOPRATTUTTO
A SEGUITO DELLE OPERAZIONI CONCERNENTI LE NAVI BANANIERE, IN QUEL
PERIODO L'ORGANICO DELLA DITTA
SPALLAROSSA SI FA IMPONENTE. IN VIRTU' DELLA
POSSIBILITA' DI IMPIEGARE PERSONALE ASSUNTO "OCCASIONALMENTE"
(NON
IN PIANTA STABILE), LA FORZA-LAVORO ARRIVA A SUPERARE LE 200 UNITA'
(FORSE SFIORA ADDIRITTURA LE 300). COMUNQUE,
ANCHE IL NUMERO DEI DIPENDENTI "FISSI" NON E' IRRILEVANTE,
ARRIVANDO A SFIORARE LE 100 UNITA' |
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ELENCO DELLE COMPAGNIE DI NAVIGAZIONE
PER LE QUALI LA DITTA SPALLAROSSA HA SVOLTO L'ATTIVITA' DI: |
-
IMPRESA FIDUCIARIA
DI STIVAGGIO (periodo 1950-1988: la Spallarossa cessa l'attività
l'1-8-88)
- COSTA (LINEA "C"-GIACOMO COSTA PRIMA, POI COSTA ARMATORI)
- MARINI & BRICHETTO (POI TRASFORMATA IN S.A.M.A. SOCIETA' ATTIVITA'
MARITTIME ED AEREE)
- AGENZIA MARITTIMA ORION (NAVI NON DI LINEA, IN GENERE CON CARICHI
DI RINFUSE, METALLI O COMUNQUE A CARICO COMPLETO)
- TRANSOCEANIA (poi TRANSOCEANIA-ARMEC), Agenzia Marittima delle
navi ……
- ITALIA SPA DI NAVIGAZIONE
- LLOYD TRIESTINO
- CROCE ARMATORI (navi con carichi esclusivi di tronchi-legname)
- PROSPER Agenzia Marittima delle navi della Compagnia di Navigazione
T.M.M. (Transportacion Maritima Mexicana)
- GONDRAND (navi traghetto della CGM)
- CONCORDIA Agenzia Marittima delle navi Marasia (e proprie)
- CALVI Agenzia Marittima delle navi D'Amico
- COE & CLERICI, Agenzia Marittima delle seguenti Compagnie
di Navigazione:
- Brasiliani (Lloyd Brasileiro-Companhia Paulista)
- Spagnoli (CTE) con cui successivamente fu creata la Agenzia Marittima
Trasatlantica SpA
- Greci (Hellenic Lines, navi tipo Athinai)
- Arabi (United Arab Shipping Company)
- Indiani (navi tipo Jalakendra)
- Turchi TURKISH CARGO LINES (navi tipo Karadeniz)
- Egiziani (Egyptian Line)
- C.I.F. (Compagnia Italiana della Frutta)
- Jugoslavi THE SCINDIA STEAMSHIP CORP..(navi tipo Admiral Zmajevic)
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VARIE |
Tra
le molteplici attività dei vari "rami" della Spallarossa
si ricordano:
fornitura di materiale per fardaggio-rizzaggio (non solo a Genova)
fornitura di manodopera per l'esecuzione delle operazioni di movimentazione
fardaggio, derizzaggio, rizzaggio (non solo a Genova)
estensione dell'attività ad altri porti Italiani (ed anche
esteri viciniori) con funzioni di supervising, coordinamento, ecc
(port-captain)
fornitura di manodopera per operazioni di controllo delle marche del
carico (marchisti)
assistenza alle navi militari USA
creazione agenzia marittima (trasatlantica)
servizio completo di impresa di bordo (FORFAIT OMNICOMPRENSIVO) per
le navi Lloyd Brasileiro, Paulista e CTE creazione di una piccola
ditta di spedizioni (Sefimar)
riempimento contenitori (Pozzolo Formigaro) |
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CENNI ATTIVITA' "base" (STIVATORI-FIDUCIARI) |
Negli
anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale e fino
ai primi anni'80, l'attività del porto commerciale nell'ambito
delle cosiddetteb "merci varie" era così articolato:
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1.
La Compagnia Unica deteneva l'esclusiva per la effettuazione di tutte
le operazioni di movimentazione delle merci |
2.
Il Consorzio Autonomo del Porto, che - oltre alla funzione di "autorità"
- gestiva i mezzi meccanici fissi (gru) e mobili (semoventi) |
3.
Le imprese di sbarco-imbarco autorizzate ad operare (IMAR, SISA, SAI)
organizzavano e gestivano le operazioni "di terra", utilizzando
le maestranze della Compagnia per il materiale svolgimento delle operazioni,
ma programmando ed organizzando il lavoro tenendo conto
soprattutto delle esigenze della "merce" (ricevitori o spedizioneri),
che poteva essere consegnata o ricevuta "direttamente" sottobordo
(sbarco od imbarco "diretto" su/da veicolo o vagone) oppure
essere custodita a magazzino (sempre a cura delle citate imprese) |
4.
Per quanto riguarda invece le navi, gli armatori (o le agenzie marittime
che li rappresentavano) potevano organizzarsi come meglio credevano,
tutelando i loro interessi (che spesso non coincidevano con quelli
della "merce"….) in prima persona oppure delegando
questa delicata
prestazione alle imprese di stivaggio, che curavano - oltre all'organizzazione
ed al controllo dello stivaggio - la funzione di "delegato"
dal
armatore (o dall'agente marittimo) alla supervisione dell'insieme
delle operazioni, godendo dunque della "fiducia" dell'armatore
(o agente).
Queste funzioni (stivatore-fiduciario) richiedevano l'impiego di personale
altamente specializzato e quasi tutti gli armatori/agenti ritenevano
(a ragione) che convenisse loro affidare questi compiti alle imprese
di fiducia-stivaggio, per evitare i gravosi costi che sarebbero derivati
dalla
creazione di uno "staff" proprio, staff che avrebbe subito
tutte le conseguenze date dalla estrema variabilità nel flusso
delle navi….. (periodi
di superlavoro alternati a periodi di inattività)
Le imprese di stivaggio, invece, potevano organizzare meglio l'attività
in quanto, avendo più clienti, riducevano i periodi di inattività
e potevano
far fronte con minori difficoltà alle eventuali "punte"
di lavoro (più navi operanti contemporaneamente)
Le maggiori imprese di fiducia-stivaggio furono, oltre alla Spallarossa,
la Sasso, la Gavoglio, la Remondini & Croce, .. ecc |
5.
L'attività delle imprese fiduciarie di stivaggio era abbastanza
complessa, in quanto doveva in primo luogo curare gli interessi della
nave
e dunque attivarsi affinché le operazioni di sbarco-imbarco
avvenissero nel modo più rapido ed al minor costo possibile,
facendo dunque
in modo di evitare ogni periodo di inoperosità, ogni conflitto
con le maestranze della Compagnia Unica e raccordandosi con le imprese
di
sbarco-imbarco per richiedere le squadre ed i mezzi meccanici necessari
per lo svolgimento delle operazioni.
L'aspetto tecnico più difficoltoso era, naturalmente, connesso
con le problematiche dello stivaggio vero e proprio, e si verificava
dunque
soprattutto per l'imbarco.
Occorreva infatti concordare con il comando nave il piano generale
di stivaggio, una operazione che spesso era irta di difficoltà
ove si
tenga conto che talvolta per le merci da imbarcare erano previsti
parecchi scali di destinazione (anche oltre la dozzina), per cui ovviamente
si doveva tener conto delle esigenze dello stivaggio, degli spazi
disponibili a bordo e delle necessità connesse all'afflusso
delle merci
sottobordo. Uno dei compiti più delicati consisteva infatti
nel calibrare correttamente l'appuntamento nave-merce, facendo in
modo di
far affluire sottobordo i camion od i vagoni con il carico da imbarcare,
nel momento giusto, evitando soste od intralci in banchina. |
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